E dopo i Mondiali di Calcio in Brasile, è stata la compagnia brasiliana "Sao Paulo Companhia de Danca" a inaugurare al Teatro Comunale di Piazza Verdi a Bolzano, la trentesima edizione del Festival Bolzano Danza.
Ines Bogèa, scrittrice, filmaker, ex ballerina del Grupo Corpo nonché direttrice della compagnia che in soli sei anni di vita vanta già trentadue coreografie in repertorio e più di 350.000 spettatori in sei paesi, ha proposto a Bolzano un programma composto dai lavori di tre coreografi: il tedesco Marco Goecke, lo spagnolo Nacho Duato e l'americano William Forsythe. I giovani ballerini che compongono la compagnia brasiliana hanno dovuto dunque confrontarsi con tre stili e tre modi diversi di interpretare la danza.
Cosa non facile, soprattutto se si ha a che fare con un capolavoro come "In the Middle, Somewhat Elevated" di William Forsythe, nato nel 1987 per il Ballet de l'Opèra de Paris che all'epoca aveva come ballerina di punta e protagonista di questo pezzo una icona della danza femminile come Sylvie Guillem. Difficile reggere il confronto, anche se ovviamente la tecnica di Forsythe, che punta sulla velocità del movimento mescolando la tecnica classica con il dinamismo e la velocità del contemporaneo pur facendo uso delle punte per le donne e di grande virtuosismo per gli uomini, è molto difficile da assimilare e riprodurre.
Di Nacho Duato si è vista invece una composizione del 2005 intitolata Gnawa nella quale abbiamo visto la compagnia più a suo agio, nel rievocare le atmosfere della città natale del coreografo, Valencia, punto di incontro tra la cultura cattolica e quella islamica.
Originale la coreografia di apertura di Marco Goecke intitolata Peekaboo nella quale i ballerini giocano con dei cappelli a cilindro facendoli apparire e scomparire.